domenica 29 novembre 2015

La libertà di pensiero e di parola conduce al progresso e all’unità

di David Langness
Originale in inglese tratto da bahaiteachings.org

Quarta parte delle serie: una nuova era di progresso umano

"You can't shut me up" di Jennifer Moo
In questa era di risveglio spirituale il mondo è entrato, lungo la strada del progresso, nell’arena dello sviluppo dove il potere dello spirito. (‘Abdu’l-Bahá, Foundations of World Unity 85, traduzione personale)
Gli insegnamenti bahá’í ci dicono che oggi viviamo in un’era di risveglio spirituale, un’era che ci offre “una strada di progresso nell’arena dello sviluppo”.

I bahá’í ritengono che questo tipo di progresso spirituale sia necessario per bilanciare l’insostenibile progresso materiale che la nostra specie ha fatto. Lo storico e critico culturale Kirkpatrick Sale dice che questo progresso prettamente  materiale produce una condizione patologica tipica delle persone benestanti che si manifesta con sintomi di malattie cardiovascolari, stress, sovraccarico di lavoro, problemi familiari, alcolismo, insicurezza, anomia, psicosi, solitudine, impotenza, alienazione, consumismo e spietatezza. Secondo gli insegnamenti bahá’í questi sintomi negativi del progresso materiale si possono correggere solo con un corrispondente progresso morale e spirituale che si combini alla civiltà materiale per produrre vero progresso:
Tutto questo è un prodotto della civiltà materiale. Perciò, anche se il progresso materiale promuove buoni scopi nella vita, nello stesso tempo serve a fini cattivi. La civiltà divina è buona, perché coltiva la morale. Considerate il contributo offerto dai Profeti di Dio alla moralità umana. Gesù Cristo ha invitato tutti alla Più Grande Pace mediante l’acquisizione di una moralità pura. Se i precetti morali e le fondamenta della civiltà divina si uniscono all’avanzamento materiale dell’uomo, non c’è dubbio che si conseguirà la felicità del mondo umano e che si annunceranno ovunque le liete novelle della pace sulla terra. Allora il genere umano conseguirà un progresso straordinario, la sfera dell’intelligenza umana si amplierà immensamente, appariranno meravigliose invenzioni e lo spirito di Dio si rivelerà, tutti gli uomini si assoceranno con gioia e fragranza e la vita eterna sarà conferita ai figli del Regno. Allora il potere del divino avrà effetto e l’alito dello Spirito Santo penetrerà l’essenza di tutte le cose. Perciò la civiltà materiale e quella divina, o misericordiosa, devono progredire assieme finché non si realizzeranno le più alte aspirazioni e i sommi desideri dell’umanità. (‘Abdu’l-Bahá, The Promulgation of Universal Peace 109, traduzione personale)
Una trasformazione sociale così profonda può realizzarsi solo grazie alla creazione di una civiltà mondiale, un sistema universale che offra a ogni essere umano tutti i diritti e le libertà che gli sono dovute.

Gli insegnamenti bahá’í elencano questi diritti e libertà in dettaglio. Abbiamo tutti diritto di vivere in un mondo senza guerre. Abbiamo tutti il diritto di vivere in un mondo dove pregiudizio e razzismo siano stati gettati nel cumulo delle dottrine obsolete. Abbiamo tutti il diritto all’educazione. Abbiamo tutti il diritto di praticare il nostro credo come riteniamo opportuno. Abbiamo tutti il diritto alla parità dei sessi. Abbiamo tutti il diritto ad un mondo libero dagli estremi di ricchezza e povertà. Abbiamo tutti il diritto ad una giustizia uguale per tutti in uno stato di diritto. Abbiamo tutti il diritto alla prosperità e al progresso. Da un punto di vista bahá’í questi diritti sono il frutto di una coscienza nuova, spirituale e globale che si basa sul concetto di unità del genere umano:
Perciò, in questo evo di splendori, insegnamenti un tempo limitati ai pochi sono messi alla portata di tutti, sì che la misericordia del Signore abbracci oriente e occidente, l'unità del mondo dell'umanità appaia in tutta la sua bellezza e i dardeggianti raggi della realtà inondino di luce il reame della mente. (‘Abdu’l-BaháAntologia 64)
Gli insegnamenti bahá’í ci dicono che uno dei primi segni certi del progresso verso l’unità del genere umano è la libertà di pensare e dire quello che si crede:
La libertà di pensiero e parola espande l’ambito della propria comprensione e conduce al progresso e all’unità. (‘Abdu’l-Bahá, Star of the West, Volume 1, p. 5, traduzione personale)
Gli insegnamenti bahá’í riconoscono che i cittadini delle moderne democrazie godono della libertà di pensiero e di parola ma quelli che vivono sotto regimi dispotici, politici o religiosi, spesso no. Di fatto i bahá’í credono che la libertà di pensiero e di parola sia essenziale per la crescita e lo sviluppo di qualsiasi cultura:
Considera la differenza fra la moderna democrazia e le vecchie forme di dispotismo. Con un governo autocratico, le opinioni non sono libere e lo sviluppo è soffocato. nella democrazia invece, non essendo ristretti il pensiero e i discorsi, si vede il massimo progresso. Altrettanto è vero nel mondo della religione. Quando prevalgono la libertà di coscienza, la libertà di pensiero e il diritto di parlare, cioè quando ogni persona può dare espressione al proprio credo secondo la propria idea, lo sviluppo e la crescita sono inevitabili. (‘Abdu’l-BaháThe Promulgation of Universal Peace, p. 197, traduzione personale)
Gli insegnamenti bahá’í suggeriscono che questa elementare libertà di credere quello che uno vuole e di esprimerlo apertamente sia divenuta una necessità assoluta, un prerequisito per il progresso:
Interferire con le credenze e le fedi causa in ogni nazione danni manifesti, mentre giustizia e un trattamento equo verso tutti gli esseri umani sulla faccia della terra sono mezzi per la realizzazione del progresso. (‘Abdu’l-Bahá, A Traveller’s Narrative, p. 87, traduzione personale)
Per i bahá’í la libertà di espressione rappresenta il pilastro centrale di una civiltà moderna, assolutamente essenziale per lo sviluppo di qualsiasi impresa umana.

Articolo precedente: cinque semplici passi verso il progresso spirituale.
Articolo successivo: nessun progresso senza parità tra i sessi.

Queste sono opinioni puramente personali e non rappresentano l'opinione della comunità bahá'í o di qualunque sua istituzione. Gli scritti bahá'í invitano ogni singolo ad una libera ed indipendente ricerca:
O FIGLIO DELLO SPIRITO!
Ai Miei occhi la più diletta di tutte le cose è la Giustizia; non
allontanartene se desideri Me, e non trascurarla acciocché Io
possa aver fiducia in te. Con il suo aiuto ti sarà possibile discernere
coi tuoi occhi e non con gli occhi degli altri, e apprendere
per cognizione tua e non con quella del tuo vicino. Pondera
ciò nel tuo cuore, come t’incombe d’essere. In verità la Giustizia
è il Mio dono per te e l’emblema del Mio tenero amore.
Tienila adunque innanzi agli occhi. (Bahá’u’lláhParole Celate, Arabo, n.2)

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